martedì 29 marzo 2011

Romantic Chocolates

Sono due settimane che sto lavorando a tantissime cose contemporaneamente. Ho una commissione e un progetto che mi sta appassionando e tanti libri a metà perché li sto praticamente "scrivendo" io ;o) Spero che alla fine venga un bel lavoro.

Alle amiche con cui ho uno swap in sospeso volevo dire che sto lavorando piano piano ma sto andando avanti e quindi non perdete la fede che alla fine arriverà qualcosa.
Intanto vi mostro quello che ho fatto prima di iniziare questi ultimi progetti... delle altre scatole di cioccolatini. Sempre nello stile che adoro "Art Nouveau" ovvero Stile Liberty. Sono adattabilissime a diversi stili e ambienti.

Queste scatole di cioccolatini sono state rifinite in ogni dettaglio e praticamente ci ho impiegato una vita nel farle. Per alcune ho mantenuto la versione che avete visto nei post dei passati mesi ma sono soddisfatta soprattutto di questa ultima scatolina. Eccola qui.

Mi è piaciuto soprattutto fare i cioccolatini bicolori. Ho trovato poi un colore stupendo di un rosa delicato che si addice benissimo a questa scatolina e che completa e decora perfettamente i cioccolatini.

Visto poi che siamo in aria primaverile la voglia di cioccolato non manca ma anche la voglia di romanticismo non è da meno...



La scatolina è internamente rivestita con lo stesso disegno e lo stesso tema in tutti gli angoli e questo è quello che oltre ai cioccolatini mi è costata più fatica... Non sembra ma fare scatoline e rifinirle in ogni dettaglio non è facile. All'inizio impazzivo ma ora che ho trovato il mio metodo procedo tranquilla e oltre ai libri è un'altra delle miniature che mi piace molto fare.

Le altre scatoline di cioccolatini le avete già viste in passato ma faccio un piccolo refresh con le nuove che ho fatto.

Gradite un cioccolatino?

Vi ho già detto che adoro Mucha e questo stile mi appassiona...

Bene... se vi piacciono e siete interessate trovate altre foto su Etsy. Chiudo questa piccola parentesi e torno al lavoro. Vi farò vedere nei prossimi giorni qualche altra cosina. Sto lavorando molto in questo periodo.

Un abbraccio a tutte voi :o)

sabato 19 marzo 2011

Via col vento - Gone with the Wind - GIVEAWAY

Vi mostro ora l'ultimo libro che ho fatto e che sarà il mio secondo Giveaway. Fa sempre parte dell'ultimo Swap con Rosanna. Le avevo chiesto quale libri preferisse e lei mi ha detto vari titoli tra cui Via col Vento (Gone with the Wind). E quindi... Mi sono messa all'opera e questo è stato il risultato.



Il libro è stato scritto dalla scrittrice americana Margaret Mitchell (vincitrice del premio Pulitzer nel 1937) e ne ha segnato il successo immediato. Tanto successo che il romanzo è stato di ispirazione per il leggendario film della Metro Goldwyn- Mayer.



La cover è sempre foderata internamente da una carta decorata e la fantasia utilizzata questa volta mi è piaciuta molto e l'ho trovata adatta per questa edizione.



Trovare il testo di questo libro in rete è stata un'impresa ardua e quanto meno rocambolesca anche perché, per quanto girassi, non esiste una versione scansionata! Stavo per gettare la spugna quando infine ho trovato il testo in inglese e l'ho formattato con molta pazienza in ogni singola piccola pagina. Ecco perché ci impiego molto tempo per fare i miei libri :o(
Quindi il libro ha un aspetto leggermente diverso dal solito ma spero sempre piacevole. Sono soddisfatta del lavoro fatto anche se stancante. Ovviamente le pagine non sono assolutamente leggibili se non nei titoli e quindi i diritti di copyright dovrebbero essere salvi (incrocio le dita).



Ricercare le immagini con cui arricchire il testo è la parte che preferisco e completarlo è stato un vero piacere. Nonostante ad essere sincera io non ami molto Rossella e i suoi capricci, devo dire che mi è piaciuto riassaporare la sua storia e immergermi nel periodo della guerra di secessione americana (dal 1861 in poi).



Le atmosfere dell'America di quel periodo sono molto suggestive. Era da tanto che non rinfrescavo la memoria. Ho messo tutti i personaggi ed interpreti principali della storia:

Rossella, interpretata dalla bella Vivien Leigh e scelta tra più di 1400 attrici che si erano presentate per il provino. Tra queste spiccavano nomi illustri e di tutto rispetto come Paulette Goddard, Susan Hayward, Katharine Hepburn, Carole Lombard, Barbara Stanwyck, Joan Crawford, Lana Turner, Joan Fontaine... fu molto ardua la ricerca di colei che doveva dare il volto a Rossella. Ma alla fine Vivien Leigh ottenne immediatamente il ruolo e la scelta fu perfetta.



L'affascinante Rhett Butler interpretato dal grande Clark Gable... Il ruolo da protagonista era stato pensato inizialmente per Errol Flynn che doveva interpretarlo insieme a Bette Davis ma ahimé i due non si potevano vedere e quindi la cosa è saltata. Si è pensato così a Clark Gable e Gary Cooper. Quest'ultimo ha rifiutato dicendo che il film sarebbe stato un fiasco e lasciava volentieri il ruolo a Clark. Sappiamo tutti che non andò così...



Ashley e Melania... interpretati dal Leslie Howard e Olivia De Havilland. Entrambi gli attori hanno dato vita in maniera eccellente ai loro personaggi.





La preparazione e la lavorazione di questo film fu lunga e assai complessa. Da quello che si racconta, nulla fu lasciato al caso e ogni dettaglio fu pianificato... dalla sceneggiatura ad ogni più piccolo e insignificante ruolo.



Un apprezzamento doveroso va alla cura dei costumi e delle scene. Bellissimi entrambi.



Fu una delusione sapere che comunque durante il famosissimo bacio tra Rhett e Rossella, la ritrosia mostrata dalla bravissima attrice non era solo finzione... pare che Clark Gable avesse mangiato dell'aglio e quindi... lascio immaginare :o/



Ma una delle scene comunque più suggestive e che mi è rimasta sempre nella mente è quella finale. Quando Rossella con un pugno di terra in mano dice con forza, speranza e orgoglio: "Domani è un altro giorno"



Ho potuto scrivere solo in italiano questa volta ma appena posso integro il post con qualche piccola traduzione presa dal Web.

Comunque, visto quindi il mio libro pare sia piaciuto, ho deciso di utilizzarlo anche per il mio REGALO.

Per partecipare lasciate un commento in questo post. Non ci saranno regole ferree come l'ultima volta. Chiedo solo la gentilezza "se vi va" di mettere il link del mio evento nei vostri blog mentre alle persone che passano per la prima volta dal mio blog di iscrivervi "sempre se vi va" come follower anche se non avete un blog (non dimenticate in quest'ultimo caso di lasciarmi un e-mail perché in caso di vincita possa contattarvi, ok?).

La scadenza è per il 16 aprile.

To participate, leave a comment in this post please and only if you want, link it on your blog (if you have a blog) and if it's the first time that you are visiting my blog, please follow me (always and only if you want).

giovedì 17 marzo 2011

150 anni portati bene... Auguri Italia!

Non poteva mancare un post per augurare buona festa a tutti noi italiani... Perché siamo noi l'Italia. È la gente che costituisce un popolo, una Patria.



Per festeggiare questa ricorrenza vi mostro l'ultimo album che ho riprodotto sempre in scala 1:12. Si tratta di un album di figurine che festeggiava il centenario dell'Unità d'Italia nel 1961. Un album che mi è piaciuto soprattutto per i disegni e le figurine che lo compongono. È una rara versione e l'ultimo album edito dalla B.E.A./Album d'Arte.



In Italia oggi è festa e quindi siamo tutti in vacanza (bè... non tutti). Per festeggiare questo anniversario qui a Roma ci sono tantissime manifestazioni. Nel centro storico, in tantissime finestre e accanto ad ogni negozio sfoggia il tricolore. Insomma la nostra città si è colorata di verde, bianco e rosso, i colori della nostra bandiera.



Ieri sera poi, per tutta la notte c'è stata la "Notte Tricolore". Negozi aperti fino a mezzanotte, Monumenti illuminati con i colori della nostra bandiera, Rappresentazioni teatrali sul Campidoglio e musei e palazzi aperti fino a tardi. Peccato che pioveva tantissimo e quindi non ho combinato nulla... :o/


Molti non partecipano a questa festa perché nella realtà politica l'Italia non è affatto Unita. Questa è "l'Italia politica" in cui io non credo. L'Italia fatta da personaggi ambigui e falsi che pensano di avere il diritto di fare il bello e il cattivo tempo. Tutto per loro diventa lecito.



L'Italia "Vera" è quella in cui credo... quella della gente semplice e onesta. Gente di buon cuore che nel momento del bisogno ti si stringe accanto. L'Italia dei caduti in guerra, di tutte le guerre. L'Italia di chi è morto per far sì che potessimo avere una Patria Unita. L'Italia di chi sa amare.



L'Italia che amo è anche quella degli Eroi del Risorgimento. Di coloro che con tutta la loro passione hanno portato avanti un ideale di Unità. Sono loro la nostra storia non dimentichiamoli.


E cosa significano i colori della nostra bandiera? Ve lo spiegano le parole del nostro grande poeta Giosuè Carducci:



«Il BIANCO la fede serena alle idee che fanno divina l'anima nella costanza dei savi; il VERDE, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventu de' poeti; il ROSSO, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi».



Vi lascio con le parole citate da Roberto Benigni: "L'Italia s'è desta: svegliatevi, svegliamoci. Perché è l'unico modo per realizzare i sogni".

mercoledì 16 marzo 2011

Sandokan... La Tigre di Mompracem

Abbiamo parlato di Edmondo De Amicis, di Jules Verne, di Marcellino... ora tocca al personaggio più famoso di Emilio Salgari: Sandokan.

Il celeberrimo pirata soprannominato la Tigre di Mompracem è il protagonista per eccellenza del ciclo sui pirati della Malesia di Salgari. Bè dire che la mia scelta si basa sempre e solo sui miei ricordi di bambina ormai vi è noto. Certo passare da Marcellino a Sandokan è tutto dire... ma che volete... il mondo dei ricordi non è molto ordinato no? ;o)





L'album delle figurine è edito dalla Panini nel 1976, una famosissima casa editrice italiana di Modena attualmente ancora operante.



Tutto basato sull'omonimo sceneggiato televisivo trasmesso dalla Rai per la prima volta proprio nei primi mesi del 1976 e interpretato da Kabir Bedi e Philippe Leroy. Si vede che mi piaceva Kabir Bedi? ;o)



Di questo album ho l'originale un po' logoro a casa e completo di tutte le figurine. Ma come spesso succede, a volte si lasciano questi tesori nel dimenticatoio per anni fino a quando un'idea e un po' di nostalgia ce li fa ritrovare.



I pacchetti di figurine riprodotte sono copie fedeli degli originali sia nell'aspetto che nel contenuto. Come gli album precedenti, ciascun pacchetto contiene delle figurine reali.



Come sempre mi viene in aiuto la onnipresente Wikipedia:



Sandokan è il figlio di Kaigadan, un sovrano del Borneo ucciso insieme alla sua famiglia dal Raja Bianco, un ex prigioniero degli inglesi. Sandokan, dopo aver visto morire i suoi fratelli e le sue sorelle, scappa all'attentato e raggiunge la Malesia. Arrivato in una piccola isola di nome Mompracem, diventa il capo di un gruppo di uomini e si dà alla pirateria contro il raja Bianco di Sarawak, Sir James Brooke. Le gesta di Sandokan si diffondono pian piano fino all'Inghilterra, diventando un pericolo, ma anche una figura eroica. Durante un'arrembaggio viene salvato da Yanez de Gomera, un furbo portoghese che diventerà il suo compagno di avventure.



The Tigers of Mompracem are a band of rebel pirates fighting against the colonial power of the Dutch and British empires. They are led by Sandokan, the indomitable Tiger of Malaysia, and his loyal friend Yanez de Gomera, a Portuguese wanderer and adventurer. After twelve years of spilling blood and spreading terror throughout Malaysia, Sandokan has reached the height of his power, but when the pirate learns of the existence of a beautiful girl, nicknamed "the Pearl of Labuan", his fortunes begin to change.



Il 21 dicembre 1849, Sandokan è in attesa di incontrare il suo vecchio amico, Yanez de Gomera, in missione a Labuan. L'amico gli racconta della Perla di Labuan, il cui vero nome è Marianna Guillonk, nipote di James Guillonk, capo della compagnia delle indie. Sandokan è incuriosito da lei e la vuole conoscere, presto ne avrà occasione.



Durante il viaggio a Labuan, Sandokan viene ferito e cade a mare. Le acque trascinano il pirata proprio a Labuan, dove viene recuperato da un servo di lord Guillonk, che lo salva e lo cura in casa sua, dove presto Sandokan conoscerà la Perla di Labuan. Il pirata finge di essere un principe del Borneo, e conquista l’amicizia di James Guillonk e l’amore di Marianna.





Ma... non dico altro... magari vi viene voglia di leggere il libro e quindi... buona lettura ;o)

lunedì 14 marzo 2011

Marcellino Pane e Vino - Marcelino Bread and Wine

C'è storia più tenera e piena di nostalgia di quella di Marcellino? Io penso di no...

Mi ricordo quando ero piccola... e parlo degli anni '70... al cinema del teatrino della mia scuola fecero vedere Marcellino Pane e Vino. Il vocio di tutti i bambini si spense come d'incanto una volta che le prime immagini apparvero su quel piccolo schermo. Nella memoria di una bambina questi sono attimi indimenticabili. Tutti eravamo presi dalla sua storia... una storia che parlava il linguaggio semplice dei bambini... La ricordate?


Nel giorno di San Marcellino, in Spagna, un frate francescano si reca in paese per andare a visitare una bambina gravemente malata, mentre tutto il paese sta salendo la collina per andare al convento a rendere omaggio alla Tomba di San Marcellino.


Il frate inizia a raccontare la storia del convento e di Marcellino. Finita la sanguinosa guerra combattuta tra Francesi e Spagnoli, tre frati francescani chiedono al sindaco, Don Emilio, di poter riassestare il vecchio castello per riadattarlo a convento. Il sindaco dà il consenso e anche tutta la popolazione aiuta i tre frati nell'intento. Dopo poco tempo il convento è costruito ed inaugurato.

The story revolves around Marcelino, an orphan abandoned as a baby on the steps of a monastery in nineteenth-century Spain. The monks raise the child, and Marcelino grows into a rowdy young boy. He has been warned by the monks not to visit the monastery attic, where a supposed bogeyman lives, but he ventures upstairs anyway, sees the bogeyman and tears off back down the stairs.



Una mattina però, il frate portinaio trova alla porta un cestino con dentro un neonato che piange, poiché ha fame e sete. I frati lo battezzano e gli danno il nome di Marcellino, poiché è il giorno di San Marcellino. I frati vorrebbero affidarlo a qualche famiglia, ma nessuno è in grado di mantenere un altro figlio, viste le condizioni di miseria in cui viveva la popolazione spagnola. Marcellino diventa un bambino di cinque anni robusto e forte e tratta tutti e dodici i frati come dodici padri, ma sente molto la mancanza di una figura materna, infatti fa ai frati molte domande sulle mamme.
Portato da un fraticello alla fiera paesana, distrugge la fiera; così il nuovo sindaco, che è sempre stato contrario all'opera di bene fatta da Don Emilio, emette uno sfratto ai danni dei frati.

At a festival, Marcelino causes havoc when he accidentally lets some animals loose, and the new local mayor, whom the monks would not let adopt the child because of his coarse behavior, uses the incident as an excuse to try to shut down the monastery.


Un giorno Marcellino, disubbidendo a frate Francesco (chiamato da Marcellino "Fra Pappina"), trova un crocifisso nella soffitta, e inizialmente ne è spaventato. Vedendo che è molto magro immagina che abbia fame e decide di portargli da mangiare e da bere come fosse una persona in carne e ossa. Avendo trovato nella fretta solo pane e vino, lo dà a Gesù, che "miracolosamente" prende vita e mangia ciò che le ha portato con affetto innocente il bambino. Lo soprannominerà così Marcellino Pane e Vino.

Given the silent treatment by the monks, Marcelino gathers up the courage to once again enter the attic, where he sees not a bogeyman, but a beautiful statue of Christ on the Cross. Remarking that the statue looks hungry, Marcelino steals some bread and wine and offers it to the statue, which comes to life, descends from the Cross, and eats and drinks what the boy has brought him. The statue becomes Marcelino's best friend and confidant, and begins to give him religious instruction. For his part, Marcelino realizes that the statue is Christ.


Pochi giorni prima dello sfratto dei frati, Marcellino parla con Gesù delle mamme, e dice che vuole vedere la sua mamma e la Madonna, al che Gesù fa addormentare dolcemente Marcellino e lo manda in cielo a conoscere i genitori. Frate Francesco, che aveva seguito di nascosto il bambino, vide e sentì tutto. Visto il miracolo chiama tutti i frati al cospetto del Signore ed essi fanno in tempo a vedere Gesù che scende e sale in croce lasciando sulla sedia Marcellino addormentato per sempre.
Tutta la gente del paese corre a vedere il miracolo e ogni anno la gente del luogo si reca sulla tomba di Marcellino Pane e Vino.

The monks know something is strange when they notice bread and wine disappearing, and arrange to spy on Marcelino. One day, the statue notices that Marcelino is pensive and brooding instead of happy, and tells him that he would like to reward his kindness. Marcelino answers: "I want only to see my mother, and to see Yours after that". The statue cradles Marcelino in its arms, tells Marcelino to sleep - and Marcelino dies happy.
The monks witness the miracle through a crack in the attic door, and burst in just in time to see the dead Marcelino bathed in a heavenly glow. The statue returns to its place on the Cross, and Marcelino is buried underneath the chapel and venerated by all who visit the now flourishing monastery-turned-shrine.


The main story is told in flashback by a monk (played by Fernando Rey), who, visiting a dying girl, tells her the story of Marcelino for inspiration. The film ends with the monk entering the now completely remodeled chapel in the monastery during Mass, and saying to the crucifix once kept in the attic: "We have been speaking about you, O Lord", and then, to Marcelino's grave, which is situated nearby, "And about you, too, Marcelino".

Fonti: WIKIPEDIA
No encontré la versión española...

Questa è la commovente storia di Marcellino... Solo una leggenda? Per la bambina di tanti anni fa e per la persona adulta che sono oggi resterà sempre la storia di Marcellino Pane e Vino.

Around the world with Jules Verne

Seguiranno a raffica alcuni post in cui mostrerò ciò che ho fatto io. Già l'avete visto (in parte) ma visto che mi è piaciuto tantissimo creare queste mini anche se ho impiegato del tempo mi prendo ora la mia soddisfazione. ;o)

Il Giro del mondo in 80 giorni... Around the world in 80 days... l'avventurosa storia di Mr. Phileas Fogg e della sua scommessa leggendaria: fare il giro del mondo in 80 giorni e vincere così 20.000 sterline. Suo compagno di avventura è il simpatico e ingegnoso cameriere francese Passepartout.



Jules Verne in questa sua storia riesce a farci seguire con affetto i protagonisti e soprattutto a farci vivere le loro avventure. Ci fa visitare virtualmente e con la fantasia, che di certo non ci manca, dei paesi meravigliosi. All'epoca non tutti si potevano permettere di viaggiare e così tramite i suoi libri e le sue storie, questo grande scrittore ci ha regalato delle emozioni indimenticabili. A me fanno sempre sognare. Sarà che amo viaggiare e amo le storie di avventura e fantasia... non lo so... forse rimango comunque un'eterna bambinona. ;o)



La versione cinematografica con David Niven è sicuramente la migliore soprattutto resa tale da questo grande attore. Ahhh il cinema degli anni 50 che favola...



Infatti l'album si rifà proprio a questo film e le immagini delle figurine ricordano le scene più importanti.





Ed ecco qualche altro mini pacchetto di figurine sia integro che aperto.





Questo Album è del 1958 edito dalle Edizioni Lampo. Gli album di quegli anni sono veramente particolari. Si vede che mi è piaciuto farli? Naaaa ;o)


Finalmente ho aperto con una certa fatica il mio negozietto su Etsy... Che dire... boh. Vediamo cosa combino... Si chiama "The Magic Teaspoon". C'è ancora poco ma piano piano vedrò di creare qualcosa di nuovo :o)


Alla prossima puntata...

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