lunedì 6 giugno 2011

Anniversario!! Flash del mio Matrimonio

Scrivo questo post in anticipo perché non avrò tempo per farlo venerdì prossimo.

Cinque anni sono già passati e spero ne passino ancora tantissimi altri. Dal 10 giugno 2006 il tempo sembra essere volato. Che sono cinque anni? Forse pochi soprattutto se visti da chi è sposato da molti di più. Ma è bello festeggiarli e dato che ho scritto tanto sulle storie dei personaggi dei miei piccoli libri, voglio invece raccontarvi oggi con le foto più divertenti, un pezzo della mia storia: Una "miniatura" della mia vita.



Il giorno del mio matrimonio lo sto rivivendo nei ricordi anche perché in quelle ore avevo la testa nel pallone e intorno a me c’era una girandola di volti e avvenimenti tanto che ora, a distanza di anni, mi devo concentrare per ricordare tutto e conservarlo nel cuore. Ci siamo sposati nella mia Parrocchia, che assomiglia ad una chiesa di campagna. Semplice ma per me bellissima.

Mi fa spuntare un sorriso ricordare le prime ore della giornata in preda ad un ansia crescente dopo una notte che pensavo fosse più agitata ma che alla fine ho passato russando sonoramente per la stanchezza del giorno prima.
L’arrivo della mia acconciatrice/truccatrice ha dato il via piano piano al restauro totale... ehmmm "quasi" totale.

Un pizzico di panico quando cominciarono ad arrivare parenti e amici mentre ero ancora indecente con le forcine in testa e due occhi da zombie vedendo arrivare il fotografo ed io ancora in quello stato...

Le mie zie, a cui voglio un mondo di bene, che mentre mia madre si preparava, cercavano di dare un aspetto ordinato alla mia camera e mettevano in ordine talmente bene le cose che non riuscivo più a trovare nemmeno le calze e le scarpe… Panico!!! I bottoncini del vestito le cui asole non avevo mai provato e che erano molto strette e non si allacciavano… altro Panico… Una scena da film comico fu quella della fotografa e della truccatrice che facevano a gara per riuscire con le forcine ad allacciarmi i bottoncini. Chi tirava di qua e chi tirava di là. Ed io che stavo in coma…


Il plus ultra è stato quando, mentre facevo le foto, arrivò l’autista della macchina dicendo al citofono che c’era stato un "piccolo incidente" con la classica mercedes blu che avevamo scelto… Al posto della macchina sfigata avevano portato una Rolls Royce d’epoca bianca come la neve. Non che mi facesse schifo visto che come prezzo nel cambio ci guadagnavamo, ma preferivamo tanto una macchina più semplice… ero così nel pallone che la prima cosa che ho pensato è stata quella che almeno la macchina che mi faceva fare il giro dell’isolato per portarmi in chiesa c’era!!! La mia parrocchia infatti dista pochi metri da casa mia. Ma vi immaginavate una sposa a piedi starnutendo a tutta forza?!? Madre!! Mi vengono i brividi a pensarci ancora adesso ih ih.

La gente sotto al portone, vicini e amici mi ha fatto agitare ancora di più ma è stato bello vederli lì. Mio cugino che voleva baciarmi lo stesso con la scusa di rovinarmi il trucco, mia madre che mi aggiustava il vestito, la tortura delle foto e una voglia impellente di soffiarmi il naso per l’allergia… L'autista della macchina che era stra-fornito di fazzoletti di carta da passarmi con galanteria e io che pregavo di non starnutire sull'altare.
Ma sono stata puntualissima e sono stata pure presa in giro per questo dagli amici ritardatari.

La folla all’arrivo, il sole che per fortuna quel giorno c’era, i fotografi e l’operatore video che mi davano istruzioni, il mio papà che con emozione imbranata aveva preso la rincorsa verso l'altare… Mai vista una sposa correre così ih ih... Tutta colpa sua! ;o)


La prima persona che avrei voluto vedere era proprio Fabrizio ma invece i flash e i fotografi che illuminavano e scattavano senza tregua la fecero da padroni… poi ecco… dopo l’entrata un po’ "caotica", è stata l'emozione a farmi dimenticare tutto.

Volti amici che sorridevano e familiari commossi. I nostri amici sacerdoti che celebravano sorridenti e la musicista che con l’arpa creava un'atmosfera unica. Noi che ci tenevamo per mano tutto il tempo cercando di calmare il battito del cuore e tanta tanta luce.

Le parole di P. Nicola che toccavano l’anima e il rito che univa i nostri cuori e le nostre vite. Il mio Fabrizio si era imparato a memoria la formula delle promesse e dello scambio degli anelli e io invece (la solita indisciplinata) che per paura di impappinarmi ho letto tutto con la voce che tremava. C’è stato un momento in cui mi sono venuti i brividi... quando l’arpa suonava "Fratello Sole e Sorella Luna" lì ho rischiato grosso.


Usciti dalla chiesa mi sono ritrovata del riso dappertutto… nel vestito perfino in bocca… baci e abbracci a non finire. Si sono vendicati del fatto che prima non mi potevano baciare per non rovinare il trucco…

Finite le foto di gruppo subito la corsa verso il centro per le foto. Al Colosseo e a Villa Celimontana. Di certo i luoghi caratteristici non mancano a Roma.


Allergia tenuta a bada pfiuuuuuuuu. L’autista gentilissimo per l’inconveniente che era successo e i fotografi che scattavano pose un po’ classiche e anche a volte divertenti e informali. Mi sono davvero divertita!!


Alcuni Flash dalla mia vita... Alcuni Flash dai miei ricordi...

Sono stata troppo melensa?? Naaaaa. Anche se fosse, almeno per una volta perdonatemelo ;o)

Un saluto a tutti voi
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